MoVimento 5 Stelle Molise

La Lega che non c’è e i molisani in ostaggio della maggioranza

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di Andrea Greco, portavoce M5S in Consiglio regionale del Molise

A soli dieci mesi dalle elezioni, la Lega in pratica non esiste più in Consiglio regionale. Qualche giorno fa le due Consigliere elette, Filomena Calenda e Aida Romagnuolo, sono state espulse da Matteo Salvini con il risultato che ora la Lega in Consiglio è rappresentata solo da Luigi Mazzuto, assessore non eletto nonché coordinatore regionale.

In questo modo Salvini ha privato i cittadini che hanno votato il suo partito di una qualsiasi rappresentanza nell’assise regionale, mentre anche parte della base è contro il coordinatore-assessore blindato dal segretario nazionale.

E così la Lega è implosa a pochi mesi dal voto, davanti agli occhi di tutti i molisani. Le due consigliere, infatti, hanno prima attaccato il loro coordinatore pubblicamente, poi hanno presentato ufficiale mozione di sfiducia contro di lui accusandolo in Aula di non essere abbastanza inclusivo, di non lavorare per il bene dei molisani e di non muovere un dito in vista delle elezioni amministrative.

Il tutto, mentre fuori ai cancelli del Consiglio alcuni militanti chiedevano la cacciata di Mazzuto con tanto di cartelli. Ma tutto questo non è bastato. Da Roma, Salvini ha confermato il suo rappresentante in Molise, mentre le due Consigliere sono state espulse dopo che Giunta e maggioranza hanno bocciato la sfiducia all’assessore nominato direttamente dal presidente Toma, magari su ‘suggerimento’ proprio di Salvini.

Questa storia spezza l’attuale narrazione di buona parte della stampa nazionale e mostra che non sempre e non ovunque si può fare buona politica con un partito poco radicato sul territorio, ma conferma anche la debolezza delle accozzaglie partitiche create appositamente per battere il MoVimento 5 Stelle e vincere le elezioni.

In Molise, in soli dieci mesi, il presidente Toma è in balia delle nove liste che lo hanno sostenuto in campagna elettorale: è stato già costretto ad azzerare le deleghe assessorili e ora ha perso anche la maggioranza in Consiglio regionale.

Intanto il Molise è fermo, il Consiglio regionale non si riunisce da 15 giorni con l’evidente paura di non avere la maggioranza sui provvedimenti.

I molisani ostaggio di una politica cieca e sorda. Che sia da monito per tutti.

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