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Reddito di Cittadinanza: il primo sogno che si realizza

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto per il Reddito di Cittadinanza. Ecco tutti i dettagli di una misura che ridà dignità a milioni di italiani

Siamo al governo perché un’altra Italia è possibile e perché gli italiani hanno iniziato a crederci. Siamo al governo per liquidare il sistema che si è impadronito di tutti i poteri e li ha usati contro i cittadini. Siamo al governo per cambiare completamente il modo in cui vengono utilizzate le risorse dello Stato.
Il Reddito di Cittadinanza è una bella notizia perché combatte in maniera strutturata la povertà, perché finalmente lo Stato si impegna a dare una mano a chi non trova lavoro. Ciò che tutti definivano impossibile, irrealizzabile, utopico, folle, è diventato realtà.
Il Reddito di Cittadinanza non è semplicemente un decreto, è il primo sogno che si realizza. E dimostra che tutti i nostri sogni sono realizzabili.
Ma vediamo i dettagli di quella che, tecnicamente, è una misura di reinserimento nel mondo del lavoro che serve ad integrare i redditi familiari.

OBIETTIVI:
• Migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro;
• Aumentare l’occupazione;
• Contrastare la povertà e le disuguaglianze.

Chi si trova al di sotto della soglia di povertà assoluta
Circa 5 milioni di persone. Il 47% dei beneficiari sarà al Centro-Nord e il 53% al Sud e Isole.

REQUISITI PER ACCEDERE AL RDC
• Essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;
• ISEE inferiore a 9.360 euro annui;
• Patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui;
• Patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può arrivare fino a 20.000
per le famiglie con persone disabili.
• 255.000 nuclei familiari con disabili riceveranno il reddito di cittadinanza

Alcuni esempi:
Una persona che vive da sola avrà fino a 780 al mese di RdC:
fino a 500 euro come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo);
Una famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 1 figlio minorenne avrà fino a 1.280 euro al mese di RdC: fino a 1.000 euro mensili come integrazione al reddito più 280 euro al mese di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo);
Una famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 2 figli minorenni avrà fino a 1.330 euro al mese di RdC: fino a 1.050 euro come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo).

MODI E TEMPI
Nessuno potrà restare sul divano. Tutti coloro che sono in grado di lavorare dovranno attivarsi stipulando il patto per il lavoro e il patto per la formazione

Il reddito di cittadinanza dura 18 mesi:
• entro i primi 12 mesi, la prima offerta di lavoro potrà arrivare nel raggio di 100 km – 100 minuti di viaggio.
Se viene rifiutata la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 km e se anche questa viene rifiutata, la 3° offerta potrà arrivare da tutta Italia;
• dopo il 1° anno, anche la prima offerta potrà arrivare fino a 250 km, mentre la 3° potrà arrivare da tutto il territorio nazionale;
• dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale.

Lo Stato resta al tuo fianco
Per le famiglie con persone con disabilità, le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 km.

COME SI RICHIEDE IL REDDITO DI CITTADINANZA
Il Rdc si può richiedere alle Poste italiane sia direttamente all’ufficio postale che in via telematica, oppure al CAF.
L’INPS verifica se si è in possesso dei requisiti.
Il RdC viene erogato attraverso una normalissima prepagata di Poste Italiane (non sarà possibile utilizzarla per il gioco d’azzardo).
Dopo l’accettazione, il beneficiario verrà contattato dai Centri per l’impiego per individuare il percorso di formazione o di reinserimento lavorativo da attuare

LA SQUADRA AL TUO SERVIZIO
I beneficiari del RdC non saranno soli. Abbiamo messo in campo una squadra che ti indirizzerà tenendo conto delle tue esigenze:
• Se sei adeguatamente formato, dovrai siglare il Patto per il Lavoro con un Centro per l’Impiego o un’Agenzia per il Lavoro
• Se hai bisogno di ulteriore formazione, siglerai il Patto per la Formazione con Enti di formazione bilaterale, Enti interprofessionali o Aziende
• Se non sei in condizione di lavorare, siglerai il Patto per l’Inclusione Sociale che coinvolgerà sia i servizi sociali che i Centri per l’Impiego
• Nell’ambito del Patto per il Lavoro e del Patto di Inclusione, i beneficiari saranno tenuti a partecipare a progetti utili alla collettività predisposti dai comuni, fino ad 8 ore settimanali.

*Sono esonerati dal sottoscrivere il Patto per il Lavoro e il Patto di Inclusione:
• gli individui con disabilità tale da non consentire un accesso al mondo del lavoro
• le persone che assistono figli di età inferiore ai 3 anni oppure individui non autosufficienti

REGOLE E SANZIONI
Viene escluso dal Rdc chi:
• Non partecipa alle iniziative formative e non presenta una giustificazione;
• Non aderisce ai progetti utili per la comunità predisposti dai Comuni;
• Rifiuta la terza offerta congrua;
• Non aggiorna le autorità competenti sulle variazioni del proprio nucleo;
• Fornisce dati falsi. In questo caso, si rischiano da 2 a 6 anni di carcere.

GLI INCENTIVI AL LAVORO
Sono previsti incentivi per le imprese che assumono i beneficiari del RdC e per agevolare l’imprenditorialità.
Le imprese che assumono chi riceve il RdC potranno ottenere un incentivo pari alla differenza tra 18 mensilità e il numero di mensilità già ricevute dal beneficiario.

Ad esempio:
• Marco assume Luca nella sua azienda. Luca è single e vive in affitto, quindi prende 780€ al mese di RdC. Fino a quel momento Luca aveva già ricevuto 2 mensilità di RdC.
Marco potrà dunque avere un enorme sgravio contributivo per la sua azienda, pari a:
(18-2) x 780 euro = 12.480 euro.
• Luca riesce a coronare il suo sogno e ad avviare, dopo 10 mesi di fruizione di RdC, una propria attività lavorativa autonoma. In questo caso oltre alle prime 10 mensilità già ricevute, 10 x 780 euro = 7.800 euro, riceverà un ulteriore unico bonifico pari a 4.680 euro, ovvero 6 x 780 euro.

PENSIONI DI CITTADINANZA
Introduciamo la pensione di cittadinanza per i pensionati che vivono sotto la soglia di povertà.

Requisiti:
– ISEE familiare inferiore a 9.360 euro all’anno;
– patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa, non superiore ai 30 mila euro;
– patrimonio finanziario inferiore a 6.000 euro, 8.000 se si è in coppia.
Ad esempio:
• Un pensionato che vive da solo e non ha una casa di proprietà avrà una pensione di cittadinanza di 780 euro al mese: di cui 150 euro per pagare l’affitto;
• Un pensionato che vive da solo e riceve solo una pensione di invalidità, al posto della sua pensione, riceverà la Pensione di Cittadinanza, che con una casa di proprietà è di 630 euro al mese;
• Una coppia di pensionati che vive in un appartamento in affitto riceverà un’integrazione che permetterà loro di vivere con 1.032 euro al mese.

Come avete potuto leggere, si tratta di una misura strutturata, precisa e soprattutto concreta. Una base imprescindibile per far ripartire il Molise e l’Italia.

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