Non intendo voltarmi dall’altra parte mentre centinaia di ragazzi rischiano di vedere compromesso il proprio percorso universitario per mancanza di fondi. Anche per l’anno accademico 2025/2026, oltre 200 studenti idonei alle borse di studio rischiano di restare esclusi dai benefici, nonostante la Regione abbia il dovere preciso di garantire il diritto allo studio di tutti
di Angelo Primiani
Ho seguito con attenzione il bando Esu che dovrebbe sostenere gli studenti meritevoli attraverso fondi statali, regionali e risorse europee. Vedere che le risorse disponibili non bastano a coprire l’intera platea di aventi diritto significa, nei fatti, negare a molti giovani la possibilità concreta di proseguire gli studi.
Dai dati emerge che oltre 200 studenti, pur in possesso di tutti i requisiti di merito e reddito, risultano “idonei non vincitori” solo perché i fondi non sono sufficienti. È inaccettabile: questi ragazzi, di fatto, sono penalizzati da una programmazione miope e da risorse che la Regione potrebbe e dovrebbe integrare.
Già nel mese di luglio avevamo presentato una mozione a prima firma del collega Andrea Greco sullo stesso identico tema, chiedendo di intervenire per tutelare il diritto allo studio e garantire le borse agli idonei. Quell’atto non è mai stato discusso in Consiglio regionale: questo dimostra quanto la questione sia stata sottovalutata, pur essendo urgentissima e serissima.
Bisogna reperire con urgenza almeno 300mila euro sui fondi Fse 2021–2027, così da ampliare la dotazione del bando e consentire lo scorrimento delle graduatorie. Contestualmente, la Giunta dovrebbe attivarsi con il Ministero dell’Università e della Ricerca e quello dell’Economia affinché venga incrementata in modo strutturale la quota di Fondo integrativo statale destinata al Molise, perché non possiamo ogni anno parlare sempre delle stesse emergenze, senza risolverle.
In tutto ciò, trovo semplicemente assurdo che la Regione valuti di spendere altri soldi per l’ennesimo Piano strategico del turismo, dopo averne già finanziato uno da 1,2 milioni di euro pochi anni fa, mai realmente attuato. Prima di mettere mano al portafoglio per nuovi documenti destinati a restare nei cassetti, è doveroso sanare queste situazioni e destinare risorse agli studenti, perché ogni euro investito nel diritto allo studio è un investimento per l’intera comunità, per il suo futuro e per il suo sviluppo.
