A pochi giorni dal Natale, si acuisce l’emergenza nelle guardie mediche dell’area matesina e per quella di Baranello che fa capo ai comuni di Vinchiaturo e Busso, con gravi disservizi che rischiano di compromettere la tutela della salute pubblica durante un periodo di massima richiesta di assistenza data ai virus stagionali e dall’esodo dei rientri in Molise per le festività

di Angelo Primiani

La situazione delle guardie mediche falcidiate sull’intera regione torna a ripetersi, come già avvenuto lo scorso agosto, con turni che resteranno scoperti nelle giornate pre-festive e festive, tra cui il 24, 25, 26 e 27 dicembre.  Un dramma sanitario che si presenta dall’alto Molise, come per esempio ad Agnone, fino alla costa e ora interessa anche l’area matesina e il presidio di Baranello.

Nei comuni di Palata, Acquaviva Tavenna, Guardialfiera, Lupara, i turni pubblicati arrivano al 21 dicembre, con l’incognita quindi delle festività a cavallo tra la vigilia di Natale e la fine dell’anno. In altri, per esempio come Montefalcone, San Felice e Montemitro, per i turni del 24 e 25 dicembre, l’ambulatorio non sarà presidiato e chi avrà bisogno di cure dovrà andare a Castelmauro.  Negli stessi giorni, con la giunta della notte del 31 dicembre, anche i cittadini di Casacalenda e Provvidenti troveranno chiusa la propria guardia medica e dovranno fare riferimento a quella di Morrone.

In particolare, la postazione di Bojano registra 25 turni scoperti, principalmente notturni, che coinvolgono un’utenza di circa 11 mila 900 abitanti dei comuni di Bojano, Campochiaro, San Massimo, Spinete, Colle d’Anchise, Guardiaregia e San Polo Matese.

L’intera utenza della zona di Bojano sarà dirottata sulla postazione di Baranello, già impegnata a prestare servizio per circa 7 mila abitanti di Baranello, Busso e Vinchiaturo. Questa decisione, annunciata senza preavviso e non accompagnata da un potenziamento immediato del personale, rischia di sovraccaricare il servizio, con gravi ripercussioni sulla qualità delle prestazioni, sulla tempestività degli interventi e sulla gestione delle chiamate e visite domiciliari, soprattutto in un periodo di massimo incremento di patologie stagionali come influenza e infezioni respiratorie.

Il trasferimento degli utenti rischia gravemente di creare un sovraffollamento del pronto soccorso del Cardarelli, già sovraccarico soprattutto nel periodo natalizio. A dimostrarlo sono i numeri dell’anno scorso: nel mese di dicembre 2024 sono stati registrati 2645 accessi al pronto soccorso e a gennaio 2025 è salito a 2802. Numeri che risschiano di crescere maggiormente quest’anno vista la carenza del servizio per Baranello e per Bojano.

Il sindaco di Baranello, Riccardo Di Chiro, ha già chiesto chiarimenti ad Asrem senza ricevere risposta. Il timore è che, senza interventi tempestivi, la situazione possa degenerare, compromettendo la sicurezza e la salute di tutti.

Per questo, ho chiesto ufficialmente ad Asrem un intervento d’urgenza, attivando tutte le risorse disponibili: reclutamento straordinario, utilizzo delle graduatorie temporanee, turni supplementari e reperibilità nelle giornate più critiche. È indispensabile garantire la copertura immediata dei turni scoperti a Bojano e potenziare il personale, al fine di evitare che questa emergenza si trasformi in una crisi sanitaria.

Rinnovo l’appello all’azienda sanitaria affinché si adottino tutte le misure necessarie per tutelare i cittadini e il personale sanitario, assicurando la continuità e la qualità dell’assistenza in un periodo così delicato.

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