Un paio di settimane fa, un gruppo di attivisti del MoVimento 5 stelle Campobasso, in una azione dimostrativa di “Guerrilla Gardening” ha rimesso a nuovo un paio di aiuole di Piazza Municipio, completamente spoglie ed abbandonate da anni, mettendo a dimora una decina di piante, di cui alcune di pregio, per restituire decoro ad una parte della piazza, nonché lanciare un messaggio ai cittadini ed all’amministrazione per una maggiore cura ed attenzione per il verde pubblico. Il tutto alla luce del sole, con tanto di annuncio pubblico e diverse testate giornalistiche intervenute per documentare e dare risalto all’iniziativa.
Al termine del lavoro, qualcuno degli attivisti ha pensato bene di apporre un paio di piccole tabelline di legno con la scritta “aiuola allestita dai volontari”, per “rivendicare” l’azione e perché fungessero da deterrente per eventuali vandali o guastatori di turno. Dopo neanche 24 ore abbiamo visto sparire le tabelle, unitamente al furto ed allo sfregio di alcune piantine ornamentali. Nella stessa giornata della sparizione sono state risistemate le aiuole e rimpiazzate le tabelline, ma anche in questo caso il lavoro è durato poche ore poiché l’indomani di nuovo le tabelline erano sparite mentre alcune piante le abbiamo trovate visibilmente maltrattate.
Chi, e soprattutto perché? Ci siamo chiesti. A chi può dar fastidio una azione civica meritoria come quella di piantare fiori nella terra arida, peraltro con compiaciuto apprezzamento dei tanti cittadini che hanno assistito all’azione di giardinaggio urbano? Il Comune? Ebbene si, il Comune. Da non crederci. Evidentemente imbarazzata ed infastidita, l’amministrazione Comunale ha spedito i Vigili Urbani a rimuovere la firma di tale “efferato” gesto, affinché non si sapesse dell’intenzione di qualche volenteroso gruppo di cittadini di fare qualcosa di buono per la città, colmando lo spaventoso vuoto dell’amministrazione.
Ma il bello doveva ancora venire. Incredibilmente, questa mattina, anche le piante sono state estirpate per lasciare posto al nulla e dove siano finite non è dato saperlo. Un vero e proprio sequestro, di beni acquistati con una colletta tra gli attivisti “guerriglieri verdi”.
Non è finita, come ciliegina sulla torta, gli stessi Vigili Urbani in queste ore, a quanto ci risulta, sembra abbiano intenzione di notificare a qualcuno degli autori del blitz ecologico un verbale che stimiamo essere di circa 400 euro, probabilmente per l’esposizione delle piccole tabelline (fatte con una tavoletta di legno e scritte con i pennarelli!!!) piantate nelle aiuole “abusivamente”. Avremmo voluto vedere questa solerzia e inflessibilità verso le centinaia di affissioni abusive in campagna elettorale.
Riteniamo che l’iniziativa odierna dell’amministrazione sia di una inaudita gravità e scelleratezza, uno sfregio al bene comune ed al senso civico, un abuso di potere pur di punire e reprimere la più innocua e pacifica iniziativa di partecipazione e volontariato a favore della collettività, quale il semplice gesto di piantare dei fiori in una aiuola altrimenti abbandonata al degrado.
Fermamente convinti e rassegnati che non ci possano essere ulteriori possibilità di dialogo con un’amministrazione capace di arrivare a tanto, il MoVimento 5 Stelle, con l’auspicio che prevalga il buon senso e nessun verbale venga redatto, chiede con forza che le piante estirpate tornino al loro posto, che vengano comunque restituite a chi le ha acquistate per donarle alla collettività e che non venga toccata nessuna delle altre piante messe a dimora in piazza come in altri posti della città nell’ambito delle iniziative di volontariato ambientale che, seppur con lo spirito critico del “guerrilla gardening”, non arrecano disturbo a nessuno, piuttosto contribuiscono in piccolo a restituire un po’ di decoro urbano alla nostra città.
Aggiornamento: stamattina un cittadino ha lasciato questo messaggio nelle aiuole da noi allestite e già distrutte:
