MoVimento 5 Stelle Molise

Fascicolo Sanitario Elettronico

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Chi pensa che il sistema sanitario molisano sia nel caos ha ragione almeno due volte. Con il termine “Chaos” gli antichi greci non intendevano fare riferimento alla confusione (che pure non manca nella gestione della nostra sanità) ma più precisamente l’etimologia di questa parola richiamava il vuoto e l’abisso che più propriamente rappresentano lo stato in cui versa l’intero sistema.

Sembra incredibile che sia proprio il MoVimento 5 Stelle a richiamare all’emergenza, anche perché abbiamo sempre condannato la politica che non sa programmare o che dietro alla parola “urgente” nasconde l’intenzione di bypassare gli organi democratici per giustificare le scelte scellerate di pochi, guarda caso ogni volta sfavorevoli per i cittadini. In questo caso, però, urgono interventi immediati e puntuali e non è più giustificato agire pavidamente o con cautela per mettere finalmente in moto il cambiamento. Direttore Generale si, Direttore Generale no. Percopo rimosso e Ruta lo sostituisce. Anzi no, Percopo resta dov’è e Ruta lo affianca. Nuovo contrordine: via tutti, scegliamone un altro. Basta!

Non entriamo nel merito della decisione di Frattura di sospendere Carmine Ruta che, tra l’altro, ci sembra che stesse facendo bene, ma crediamo che sia d’obbligo accelerare tutte le procedure per l’affidamento della carica di Direttore Generale a persona accreditata e capace.
Inoltre, dopo mesi d’immobilismo, è ora che la nuova Giunta Regionale del Molise dia un segno della sua presenza con chiari e sostanziali indirizzi sulla Sanità molisana, fornendo ai cittadini giustificazioni per il lungo silenzio e motivando quegli operatori del settore che con enorme sacrificio ed impegno ancora difendono il servizio sanitario regionale molisano, additato tra i più scadenti d’Italia.

Si ha difficoltà a formulare proposte costruttive ad un programma di attuazione del PSR che la Regione Molise non ha ancora concretamente avviato, anche se numerosi suggerimenti sono stati avanzati e mai recepiti.
Diverse le carenze rilevate. L’insufficiente assistenza sul territorio dei pazienti cronici, acuti e subacuti, fa sì che tutti si riversino in massa sui Pronto Soccorso dei centri maggiori, che, carenti d’organico, di Primari di ruolo e di protocolli condivisi con la Rete Territoriale ed Ospedaliera, s’intasano di pazienti in barelle in attesa di ricovero. Sebbene le problematiche dei Pronto Soccorso siano note a tutti e sfruttate dai politici di professione per raccogliere consensi, sicuramente non sono le uniche della nostra sanità, globalmente malata.

Non a caso, l’aumento di organico in Reparti strategici, come PS e Cardiologia, necessario ed auspicabile, non risolverebbe ugualmente i problemi, perché:
– i posti letto ospedalieri, recentemente ridotti ma sufficienti se destinati ai soli pazienti acuti , sono per la gran parte occupati da pazienti cronici, che necessiterebbero di trattamento e collocazione differenti;
– manca un adeguato tournover dei pazienti nei Reparti di degenza, per insufficienza dei Servizi (Radiologia ed Anestesia in primis) e carenza di personale (quello in servizio è ridotto e demotivato);
– manca una reale interazione tra le UOC (Reparti), di cui, solo al Cardarelli di C.Basso, quelle sprovviste di Primari di ruolo sono: Pronto Soccorso, Cardiologia, Rianimazione, Medicina, Chirurgia, Pediatria, Laboratorio Analisi, Medicina Nucleare, Otorino, Oculistica, Neurochirurgia, ecc

Per la gravità della situazione attuale, è necessario che i politici, con la stessa rapidità con cui si attribuiscono nomine e compensi, convergano verso un modello di Sanità regionale in grado di risolvere le problematiche in modo globale e non settoriale, “facendo sistema” per una strategia ben definita e condivisa, attivando tempestivamente gli attori coinvolti nel processo di evoluzione del sistema socio sanitario.

Una delle nostre proposte determinanti, di sicuro beneficio per l’intera comunità molisana, con bassi costi iniziali ed enormi immediati vantaggi economici e per la salute dei cittadini, sarebbe l’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, la cui sperimentazione poteva già partire in pochi mesi, al costo di soli 147.000 euro.

Disponibili ad illustrare l’operatività ed efficienza del FSE all’intera popolazione e alla dirigenza politica regionale (la Presidenza Regionale è stata già sensibilizzata), si ricorda che tale protocollo, condiviso da 87 Paesi in tutto il mondo e da alcune regioni italiane (Toscana, Emilia, Lombardia, Veneto ed in fase embrionale in Liguria ed Abruzzo), è al momento uno dei migliori metodi per:

  • integrare concretamente le tre Reti dei Servizi sanitari (Territoriale, dell’Emergenza ed Ospedaliera);
  • garantire la continuità assistenziale medica ai pazienti;
  • controllare la quantità, la qualità delle prestazioni mediche erogate ed il loro costo relativo per ogni operatore sanitario ed Unità Operativa della sanità pubblica e privata (“quanto producono, come producono e quanto ci costano”);
  • abbattere le liste di attesa e ridurre drasticamente i costi della sanità regionale attenendosi a criteri meritocratici;
  • generare una banca di dati e statistiche per ogni tipo di patologia dell’intera popolazione regionale, individuando con precisione e tempestività le Necessità Sanitarie Territoriali, cioè tutti i dati relativi alle esigenze sanitarie dei nostri concittadini, indispensabili per strutturate un adeguato e corretto Piano Sanitario Regionale ed Atto Aziendale.

Volendo essere ottimisti, il “Chaos” era indicato anche come un punto di inizio e il nostro auspicio è che gli attori coinvolti possano finalmente trovare in questo nostro appello (se ritenete anche supplica) la necessaria motivazione per gettare le basi per una nuova sanità in Molise.

Gruppo Di Lavoro Sanità

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