L’onorevole del MoVimento 5 Stelle, Gilda Sportiello, ha depositato in Commissione Affari sociali una nuova interrogazione rivolta al Ministro della Salute in merito alla Rete Ictus della Regione Molise e al Piano Operativo Sanitario 2025–2027, sul quale la Direzione generale della Programmazione sanitaria avrebbe espresso un parere fortemente critico
di MoVimento 5 Stelle Molise
Secondo indiscrezioni di stampa, infatti, il Piano sarebbe stato giudicato approssimativo, privo di coerenza interna e lacunoso negli elementi fondamentali, al punto da impedire l’attivazione stessa della rete ictus prevista dal DCA 100/2025. Tra le contestazioni riportate figurano: l’assenza di un cronoprogramma operativo, il mancato equilibrio dei conti, la mancanza di controlli di appropriatezza sulle prestazioni e di un utilizzo uniforme del CUP regionale da parte dei privati, nonché la scarsa analisi del fabbisogno reale della popolazione.
La nuova interrogazione portata all’attenzione del Ministro dalla Sportiello in diretto contatto con noi evidenzia, inoltre, come gli stessi commissari straordinari della sanità molisana abbiano riconosciuto che la mancata approvazione della rete ospedaliera impedisce la riorganizzazione dell’emergenza-urgenza e delle reti tempo-dipendenti, con forti ricadute anche sulla rete Ictus. Sul tavolo vi sono questioni decisive: la garanzia della TAC h24 negli spoke di Termoli e Isernia, la reale operatività della Stroke Unit di Campobasso (riconosciuta di II livello solo sulla carta), e la trasparenza economica nei rapporti con il Neuromed, cui sono state attribuite funzioni integrative e aggiuntive che necessitano di quantificazione precisa e regole certe.
La parlamentare M5S ha inoltre ricordato che già con l’interrogazione n. 4/05332 del 24 giugno 2025 erano state sollevate molte delle criticità oggi confermate dai Ministeri: l’assenza di un regime transitorio, la mancanza di riferimenti a una progressiva internalizzazione delle funzioni presso il pubblico, l’opacità sui limiti di budget e sull’aumento dei costi per l’esternalizzazione delle prestazioni, fino al rischio di aggravare il debito sanitario regionale.
Quello che temevamo si sta puntualmente verificando: senza una programmazione seria e coerente la partenza della rete ictus resta avvolta in mille dubbi. A rendere la situazione ancora più grave è la confusione che gli stessi commissari stanno alimentando, con continui annunci e smentite che disorientano operatori e comunità e che confermano l’assenza di una linea chiara e condivisa.
Per questo chiediamo un atto di trasparenza al Ministero al fine di chiarire i dettagli del parere negativo reso dalla Direzione generale della Programmazione sulla Rete Ictus della Regione Molise, ma anche di specificare quali sono le iniziative che il ministero vuole portare avanti per garantire la qualità delle cure per i molisani, la centralità del sistema sanitario pubblico nell’erogazione delle prestazioni salva-vita e la certezza delle condizioni di ingaggio con gli erogatori privati del territorio.
Per tutti i dettagli della nuova interrogazione: