MoVimento 5 Stelle Molise

Consorzi bonifica: casse in profondo rosso, a rischio la produzione agricola

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Situazione difficile in Basso Molise dove la protesta degli agricoltori di Campomarino suona come un campanello d’allarme per tutto il comparto. Dal canto nostro abbiamo deciso di presentare una interpellanza urgente al presidente Donato Toma

Di Vittorio Nola, portavoce M5S in Consiglio regionale del Molise

I Consorzi di bonifica molisani vivono una fase di forte emergenza dovuta alla pesante situazione debitoria che si ripercuote sugli agricoltori.

Nei giorni scorsi abbiamo appreso di una protesta di oltre cinquanta agricoltori a Campomarino contro i disservizi del locale Consorzio di Bonifica.

Ci siamo chiesti il perché?

In Molise abbiamo tre consorzi di Bonifica: a Venafro, Larino e Termoli che rappresentano ben 25.000 ditte le quali corrispondono ogni anno oltre 4 milioni di euro per il loro funzionamento. In Basso Molise gli agricoltori protestavano proprio per l’interruzione del flusso irriguo a causa del deficit. Già da agosto del 2018 abbiamo fatto approvare un atto in Consiglio regionale che avrebbe potuto consentire di avviare il risanamento e la valorizzazione degli enti, ma tutto è rimasto lettera morta.

L’inerzia della Regione Molise e dell’assessore all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, ha comportato l’aggravarsi della situazione e dei debiti specie a Termoli, dove ha raggiunto quasi 18 milioni di euro mentre a Larino ha superato i 2 milioni di euro. In tutti e due i consorzi, pensate, i revisori dei conti hanno fatto delle eccezioni. Per Larino hanno fatto delle semplici eccezioni, per Termoli non hanno  approvato il Bilancio consuntivo 2019 e bocciato il Bilancio preventivo 2020.

È questo che ci ha spinto a presentare una interpellanza urgente al governatore Donato Toma per sapere lo stato effettivo dei debiti dei tre Consorzi di bonifica del Molise e come, nella prossima legge di Bilancio, si potrà far fronte  al problema per tranquillizzare le oltre 25 mila ditte, quindi oltre 100.000 cittadini, interessati a che i contributi di bonifica non aumentino altrimenti andrà in crisi tutta la nostra produzione agricola di qualità.

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