MoVimento 5 Stelle Molise

Diritto allo studio, il Consiglio ha preso un impegno: 678 studenti attendono

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In Molise, il diritto allo studio non viene garantito per scelte amministrative discutibili. Sono 678 gli studenti idonei ma non beneficiari di borse di studio, sui 1515 totali. Abbiamo proposto una soluzione urgente in Consiglio regionale, che è stata accolta all’unanimità: ora però non si perda altro tempo. A distanza di anni, infatti, siamo costretti a tornare su un tema rilevante per studenti e famiglie, che avrebbe dovuto trovare soluzione ormai da tempo.

Come siamo giunti a questa situazione imbarazzante? I circa 700 studenti, che avrebbero diritto ad un contributo da parte dell’Ente per il diritto allo studio (Esu), non riceveranno il denaro utile alla loro formazione per mancanza di fondi. Da colloqui informali, abbiamo appreso che i fondi per le borse di studio sono stati drasticamente ridotti proprio nei 18 mesi di pandemia. Il motivo del taglio sta nel mancato versamento all’Esu di ben due annualità della tassa regionale.

L’intoppo sta proprio nella lentezza della macchina amministrativa. I fondi per il diritto allo studio vengono incassati dall’Università, che li gira alla Regione, che deve poi girarli all’Esu. Un’incredibile perdita di tempo: la burocrazia farraginosa non può tenere sotto scacco i nostri studenti.

Per verificare i motivi dei mancati trasferimenti, abbiamo chiesto che la Commissione consiliare competente avvii urgentemente un’indagine conoscitiva, con l’audizione dei rappresentanti di tutte le parti in causa. Accertate le responsabilità, vanno poi trovate soluzioni definitive e rapide. Il Consiglio regionale ha accolto all’unanimità la nostra proposta e ci auguriamo che il diritto allo studio venga garantito senza ulteriori indugi. In una regione come la nostra, che già soffre la fuga di cervelli ed uno spopolamento che si ripercuote sull’intera economia, il diritto allo studio è anche diritto alla sopravvivenza.

Dal canto nostro, terremo alta l’attenzione sul problema degli studenti. Perché non è la prima volta che portiamo in Aula soluzioni concrete, puntualmente votate e disattese. Eppure basterebbe una chiara volontà politica, per stabilire che la tassa universitaria venga destinata direttamente all’Esu, riducendo i passaggi.

Troppo facile per essere realizzato?

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