L’indignazione generale dei cittadini molisani sui costi della politica, che giustamente si esprime anche sotto forma di manifestazioni di sdegno organizzate, come la prossima del 1 Ottobre, è la stessa identica che ha portato noi del MoVimento 5 Stelle a creare il gruppo più di due anni fa, a metterci la faccia per partecipare alle elezioni, a lavorare in piena libertà da interessi e compromessi per cambiare dal basso e dalle sedi istituzionali questa regione. Partecipazione, trasparenza, onestà sono valori da cui non si può prescindere se vogliamo il vero cambiamento delle istituzioni. E quindi ben vengano cittadini liberi se impegnati a loro modo verso il nostro stesso obiettivo, ben vengano cittadini che stanchi delle solite chiacchiere da bar provano a presentare leggi di iniziativa popolare raccogliendo firme ai banchetti, lo abbiamo fatto, ma ci teniamo a ribadire che noi siamo figli della stessa indignazione, perseguiamo gli stessi obiettivi anche da dentro il Consiglio stavolta, non solo fuori, e vorremmo essere affiancati in queste battaglie piuttosto che strumentalizzati o non menzionati in alcune recenti ricostruzioni storiche.

Comunque sia se un’idea è giusta è giusta e basta, al di là delle bandiere e delle presunte “paternità”, per cui ribadiamo la nostra indignazione, lasciando alla sensibilità soggettiva la scelta di prendere parte alla manifestazione (non siamo un Partito, i diktat non esistono e non inizieremo ora), ma ci sentiamo in dovere di prendere le distanze da coloro che predicano bene, ma hanno razzolato male (magari continuano tutt’ora) e da coloro i quali, visti i costosi mezzi promozionali, non credono nella spontanea indignazione e autodeterminazione popolare, bensì in quella di Partito, o declinazioni varie che tale sostantivo può assumere (più o meno ad personam). Una comunità divisa è una comunità debole, sempre e comunque!

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