Le parole del Sottosegretario La Pietra confermano ciò che denunciamo da mesi: sulla gestione della risorsa idrica il Molise non è protagonista, ma semplice spettatore di decisioni prese altrove. Si parla di affidare entro ottobre la progettazione definitiva dell’interconnessione Liscione–Occhito, il che implica che uno studio di fattibilità esiste già. Ma Roberti e la sua Giunta non lo hanno mai portato all’attenzione del Consiglio né dei cittadini molisani.
di Roberto Gravina
Mentre a Roma e a Bari si pianifica, in Molise non c’è stata alcuna trasparenza né coinvolgimento. Le nostre richieste avanzate in Consiglio regionale, fin da dicembre 2024, puntavano a garantire che eventuali intese con altre regioni fossero fondate su dati aggiornati e certificati, non su accordi generici. L’idea che la Regione Molise possa essere trattata come mero serbatoio idrico resta inaccettabile.
L’acqua non basta già oggi
Il Governo annuncia interventi per recuperare la capacità originaria dell’invaso tramite sfangamento (dragaggio), ma il vero problema è che l’acqua in ingresso non basta già oggi a riempirlo. Parlare di questo intervento senza affrontare la reale disponibilità di risorsa rischia di produrre un risultato solo parziale e non risolutivo. Da parte nostra ribadiamo il concetto che nessun minimo garantito deve essere sottoscritto: qualsiasi prelievo dalle dighe deve basarsi esclusivamente sui surplus effettivi certificati, senza impegni vincolanti a prescindere dalla reale disponibilità.
Molise ancora una volta spettatore
Ancora una volta il Molise scopre da altri rappresentanti istituzionali notizie che avrebbero dovuto essere condivise con il nostro territorio. Questo conferma l’assenza di un ruolo attivo e di una tutela concreta da parte della Giunta regionale.
Se davvero si vuole parlare di tutela idrica e di gestione sostenibile della risorsa occorre partire da un principio chiaro: nessuna intesa che imponga al Molise un minimo garantito da cedere alla Puglia, nemmeno a titolo oneroso, per evitare che in periodi di magra ci si ritrovi a dover cedere risorsa.