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Agnone, postazione 118 demedicalizzata: serve una mobilitazione popolare

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La postazione del 118 di Agnone copre un’area di ben dodici Comuni e dallo scorso 1 aprile, l’ambulanza per l’emergenza–urgenza non prevede più la presenza di un medico a bordo. L’ultima perla dell’Asrem, che si nasconde dietro la carenza di personale, certifica l’opera di smantellamento di servizi essenziali al presidio ospedaliero di confine.

di Andrea Greco

Il provvedimento dell’Azienda sanitaria regionale, ancora una volta, penalizza un’area interna dove risiede una stragrande maggioranza di over 80 ai quali, di fatto, vengono negate prestazioni urgenti, come appunto quella del medico a bordo del 118.

Ecco la soluzione assurda dell’Asrem alla demedicalizzazione delle postazioni del 118

Nei giorni scorsi ho seguito con grande apprensione i passaggi dell’intera vicenda con la soluzione finale che resta insoddisfacente. Prevedere lo spostamento dall’ambulanza del 118 da Trivento verso Agnone è un modo schizofrenico per affrontare la questione e al tempo stesso danneggia entrambi i territori. La decisione presa dall’Asrem rischia in realtà di non assicurare la gestione delle patologie tempo dipendenti. L’ultimo episodio con un paziente trasportato ad Isernia in un’ora e mezza, rappresenta l’emblema del corto circuito organizzativo. Porterò la questione in Consiglio regionale come fatto per situazioni analoghe su altri territori.

Ad Agnone i medici dell’ospedale sono allo stremo delle forze!

Il tema è serio soprattutto se si considera che i camici bianchi presenti al ‘Caracciolo’ fanno salti mortali per garantire la copertura dei turni. In particolar modo, se la situazione dovesse rimanere quella attuale, diversi medici del Pronto soccorso potrebbero decidere di gettare la spugna e andar via. Tutto ciò è inaccettabile, perché l’Asrem se con una mano dà – vedi avvio dei lavori per la nuova Tac -, con due toglie.

E’ innegabile come l’alto Molise viene puntualmente defraudato di servizi che finiscono per compromettere i Lea (Livelli essenziali di assistenza). Ora la domanda è questa: perché a pagare lo scotto maggiore è un’area montana difficilmente raggiungibile dove, tra mille problemi, resiste la presenza umana?

Le promesse da marinaio del Presidente Roberti

In una recente visita fatta in ospedale, il presidente Francesco Roberti ha detto che entro aprile una serie di servizi saranno ripristinati. Ad oggi, tuttavia, si procede spediti con tagli a prestazioni fondamentali per il futuro. E allora, quanto tempo dovrà ancora passare affinché le parole del Governatore si tradurranno in fatti concreti?

In attesa che ciò avvenga invito il sindaco di Agnone e presidente della Provincia di Isernia a mobilitarsi per tenere alta la guardia su quelle che, al momento, restano pseudo-soluzioni. A lui voglio ricordare come nel vicino Abruzzo i suoi colleghi di Gissi e Castiglione Messer Marino, dove l’Asl ha provato a tagliare servizi importanti, sono risultati vincenti con ricorsi al Tar o esposti alla Procura.

Avevo suggerito al primo cittadino di impugnare i provvedimenti innanzi al Tribunale amministrativo regionale perché è inconcepibile accettare la demedicalizzazione del 118 in un’area ultraperiferica del Molise. 

Intollerabili anche i problemi che interessano l’ambulatorio pediatrico e il laboratorio analisi

Così come sono intollerabili gli ultimi espedienti che riguardano l’ambulatorio pediatrico aperto un solo giorno a settimana che non risolve la cronica mancanza del professionista di libera scelta ormai assente da oltre sette mesi. Ed ancora, quello che si verifica per il laboratorio analisi, dove oltre all’obbligo di prenotazione, sempre l’Asrem ha abbassato la soglia dei prelievi, passati da circa 100 a 35 al giorno. Una scelta anti economica che reca solo disagi alla popolazione. E che dire della definitiva chiusura delle cucine?

Considerate le ultime scelte fatte dall’Azienda sanitaria regionale, quella dei tribunali rimane l’unica strada da intraprendere oltre ad una mobilitazione generale di un territorio che altrimenti sarà costretto alla definitiva estinzione. Io, come sempre, sono prontissimo a qualsiasi iniziativa che tuteli cittadini e il diritto alle cure come sancito dalla Costituzione italiana.

I cittadini hanno il diritto di sapere: vi aspetto ad Agnone il prossimo 18 aprile

L’appello che faccio è quello di non rimanere inermi e reagire in ogni sede davanti a queste decisioni scellerate. Facciamolo insieme e in fretta altrimenti ci faranno credere che tutto ciò che accade sia normale, quando in realtà di normale non c’è assolutamente nulla.

I cittadini, oltre a essere coinvolti, hanno il diritto di essere informati ed è per questo che il prossimo 18 aprile ho convocato un’assemblea pubblica che si svolgerà ad Agnone, presso la sala consiliare di Palazzo San Francesco dalle ore 17.30. Vi aspetto numerosi.

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