MoVimento 5 Stelle Molise

Contributi a fondo perduto, il Click day di Toma penalizza il basso Molise

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Nelle scorse settimane abbiamo svolto un’analisi approfondita sulla distribuzione dei contributi a fondo perduto concessi dalla Regione Molise con il Click day sulla piattaforma ‘Mosem’. Sui 20 milioni di euro da elargire alle imprese, in particolare ci siamo concentrati sulla misura riguardante le aziende con fatturato superiore ai 200.000 euro, che a seconda dei casi hanno ottenuto finanziamenti da un minimo di 20.000 ad un massimo di 50.000 euro. Quello che abbiamo scoperto sugli esiti di questa spietata procedura è a dir poco sconcertante.

Di Valerio Fontana, portavoce M5S in Consiglio regionale

Esaminando dettagliatamente la lista delle aziende beneficiarie del Click day targato Toma, abbiamo notato che, da un punto di vista prettamente geografico-territoriale, la distribuzione delle risorse messe a disposizione risulta palesemente sbilanciata. Mi riferisco ai fondi destinati a una delle aree più produttive della regione: il basso Molise, che da questa elargizione ne esce fortemente penalizzato.

Infatti, suddividendo il territorio regionale in tre macro-aree, si evince che: 9,5 milioni di euro sono stati concessi alle aziende ricadenti nell’area Campobasso-Bojano, circa 6,1 milioni alle aziende dell’area Isernia-Venafro e, in ultimo, appena 3,6 milioni alle imprese di tutto il basso Molise. In estrema sintesi, le aziende bassomolisane hanno ottenuto finanziamenti poco più delle metà di quelli destinati all’area Isernia-Venafro e poco più di un terzo di quelli ricadenti sull’area Campobasso-Bojano. Una disparità lampante.

Le residue somme sono state concesse ad aziende presenti nei Comuni delle aree interne che hanno pagato lo scotto di connessioni internet lentissime.

Al di là di qualche sospetto, che tuttavia trova conferma nei numeri, il risultato dell’analisi mostra l’inadeguatezza della procedura utilizzata, la quale attraverso la spietata pratica del Click day ha determinato un’iniqua ripartizione delle risorse sui vari territori. In definitiva, quella che si può considerare la locomotiva economica del Molise, ovvero il comparto delle aziende dell’area di Termoli e Valle del Biferno, ne esce con le ossa rotte.

E pensare che in questa delicata fase vissuta dal Paese e dalla nostra regione, tramite una nostra mozione approvata in Consiglio regionale (con la maggioranza andata ‘sotto’), abbiamo indicato più volte al presidente Toma dove reperire risorse aggiuntive per venire incontro alle esigenze di aziende, imprenditori e lavoratori locali in modo tale da garantirgli un sostegno quanto più equo e diffuso.

Una procedura, quella adottata, che, nonostante le innumerevoli richieste di sospensione e modifica arrivate da ogni singola categoria interessata, è stata portata avanti testardamente fino alla fine, facendo emergere, per l’ennesima volta, la distanza siderale che separa il Governatore Toma dalla realtà dei territori e dalle esigenze dei cittadini molisani.

Anche in questa occasione il Governo regionale si è rivelato approssimativo e totalmente inadeguato al ruolo che riveste. A pagarne le pesanti conseguenze è un territorio: il basso Molise, martoriato giorno dopo giorno, in ogni settore dalla mala gestione dell’attuale classe politica regionale.

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