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Emodinamica di Isernia a rischio chiusura, a rimetterci l’intera provincia

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Emodinamica di Isernia non sarà potenziata. Le recenti dichiarazioni del commissario Marco Bonamico certificano che rispetto alla bozza del Pos non è cambiato nulla. Il presidio salvavita del capoluogo pentro non sarà quindi attivo h24, ma sarà accorpato a quello del ‘Cardarelli’ di Campobasso.

di Andrea Greco

Si scrive accorpamento, ma si legge chiusura. Benché qualcuno voglia far credere il contrario. Questa è la verità: la scelta di sacrificare il reparto di Emodinamica del ‘Veneziale’ non è altro che il preludio al suo definitivo smantellamento. Un disegno chiaro ormai da anni che abbiamo sempre contrastato, ma che prende inesorabilmente forma di fronte alla volontà di continuare a smontare pezzo dopo pezzo il sistema sanitario pubblico.

Le bugie del centrodestra hanno le gambe corte

Il presidente della Giunta, Francesco Roberti, e l’assessore delegato ai rapporti con la struttura commissariale, Michele Iorio, si sono affannati a prendere le difese della comunità di Isernia alla pubblicazione della bozza del Pos: ora che il documento è stato licenziato, stando alle dichiarazioni dello stesso commissario, cadono tutte le maschere.

Iorio aveva promesso di dimettersi: mantenga la promessa

A tal proposito, l’assessore Iorio aveva annunciato le sue dimissioni, in caso di accorpamento. Per coerenza politica, a questo punto attendiamo che vengano ratificate. Non si possono tenere due piedi in una scarpa: è arrivato il momento di dimostrare che si è pronti davvero a tutto per tutelare un intero territorio come quello della provincia di Isernia. Voglio ricordare infatti che tenere aperta h12 l’Emodinamica di Isernia, quindi avviarsi alla sua definitiva chiusura, vuol dire mettere a repentaglio la vita di migliaia di cittadini, in particolare dei comuni più periferici a ridosso dell’Abruzzo.

I conti non tornano: si penalizza un’intera provincia

I conti non tornano, perché di fatto viene depotenziato l’unico presidio da tutelare. Nascondendosi dietro carenza di personale, si lascia scoperta la provincia di Isernia, mentre in quella di Campobasso permangono tre emodinamiche, di cui due pubbliche e una privata. Ciò nonostante i numeri dicono che il ‘Veneziale’ in proporzione possa gestire gli stessi accessi del ‘Cardarelli’ e del ‘San Timoteo’ messi insieme.
Non ci vuole un genio per capire che la scelta è tutta politica. Dopotutto siamo alla vigilia delle amministrative. E verrebbe da chiedersi: sarebbe successo lo stesso se si votava anche a Isernia?

Cosa faranno ora i consiglieri regionali del territorio?

In definitiva, sarei curioso di sapere cosa ne pensano i consiglieri regionali di quel territorio. Di fronte a questa assurdità, come faranno i vari Di Lucente, Di Baggio e Passarelli a non prendere una posizione netta?
È inutile scaricare le responsabilità su commissari e tavoli tecnici ministeriali: il disegno è chiaro e questa per il centrodestra è una sonora sconfitta politica di fronte alla necessità di tutelare il diritto alla salute.

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