MoVimento 5 Stelle Molise

Piana di Venafro, servono controlli più estesi sulla qualità di aria e terreni

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I controlli sulla qualità dell’aria nella Piana di Venafro vanno subito estesi. Inoltre, bisogna conoscere lo stato di attuazione del Registro tumori. Non c’è più tempo da perdere: l’obiettivo è tutelare la salute dei cittadini, per questo ora più che mai è la coesione istituzionale riveste un ruolo fondamentale.

Di Vittorio Nola

In questi anni di attenzione sulla qualità dell’aria nella Piana di Venafro abbiamo sempre sottolineato la necessità di lavorare a più livelli: ambientale, infrastrutturale, istituzionale, sociale.

Tenendo sempre uniti questi aspetti continuiamo ad attenzionare ogni evento portato avanti dalla comunità, come gli incontri organizzati dall’associazione Città Nuova e l’approfondimento degli studenti del Liceo Giordano di Venafro prevista per il prossimo 26 febbraio. Non solo. Molto rilevanti saranno gli esiti dell’udienza al Tar Molise prevista per il prossimo 23 febbraio, a cui si sono rivolte le ‘Mamme per la Salute’.

Ad ogni modo, procede il lavoro istituzionale del MoVimento 5 Stelle. Anche in queste settimane, ad esempio, stiamo seguendo l’iter del nuovo contratto di Programma di Anas che prevede di connettere la circonvallazione di Venafro con l’autostrada Roma-Napoli, attraverso Mignano Montelungo. Un lavoro che portiamo avanti consapevoli dei grandi vantaggi che avrebbe la realizzazione di questo progetto, dal punto di vista ambientale e infrastrutturale. Infatti, puntando su Mignano non solo bypasseremo Venafro e anche Sesto Campano e Caianello, alleggerendo i centri dalla pressione del traffico veicolare, ma daremo al Molise anche lo sbocco sull’autostrada A1 e il primo lotto di una superstrada utile all’intera regione.

Anche sul piano prettamente tecnico-ambientale bisogna fare sistema, non solo a Venafro ma in tutti i Comuni della Piana, per accelerare le indagini in corso e fornire soluzioni: è perciò fondamentale il ruolo delle istituzioni locali e regionali.

Il MoVimento continuerà di certo a fare la propria parte. In questi anni abbiamo:

  •  contribuito a finanziare lo studio del Cnr di Pisa con 10.000 euro;
  • ottenuto il coinvolgimento dell’Ispra accanto all’Arpa Molise nel monitoraggio dell’aria;
  • stimolato il dibattito politico per combattere l’immobilismo;
  • fornito contributi tecnici sull’effetto cumulo provocato anche dall’ inceneritore di San Vittore del Lazio e la necessità di monitorare le polveri sottili che raggiungono la piana;
  • scritto al Prefetto di Isernia già a fine 2019, pregandolo di coordinare un Tavolo tecnico con Regione, Anas Protezione Civile, Provincia di Isernia e Comuni interessati: una ‘centrale operativa’ con la quale esaminare in dettaglio l’avanzamento degli studi commissionati al Cnr e l’iter dei progetti Anas con cui superare il problema del traffico.

Ora bisogna andare oltre, accelerando i controlli chiedendone di più approfonditi. In tal senso riteniamo indispensabile conoscere lo stato di attuazione del Registro Tumori, con specifico riferimento alle rilevazioni tra i deceduti e ammalati nella Piana di Venafro. Inoltre, occorre utilizzare le tecnologie di cui dispone Ispra anche per caratterizzare e analizzare i terreni con l’obiettivo di verificare l’eventuale presenza di diossine.

A riguardo, nel fine settimana, ho chiesto un maggiore impegno all’onorevole Antonio Federico, neo capogruppo del M5S in commissione Ambiente, il quale si è detto disponibile a farsi carico dell’annosa problematica.

Ma ho chiesto anche più coerenza, correttezza istituzionale e spirito di collaborazione al presidente della Provincia d’Isernia nonché sindaco di Venafro Alfredo Ricci, che con arroganza e inconcludenza svilisce il dibattito non solo in tema di inquinamento ambientale ma anche in tema di tutela della salute pubblica, per quanto riguarda lo stato comatoso in cui versa il presidio ospedaliero S.S. Rosario.

Chi come me abita questo lembo del Molise ricco di storia e produzioni pregiate, invoca risposte alle proprie preoccupazioni. E allora lavoriamo insieme, con una maggiore determinazione della Giunta regionale (che deve dare giuste direttive e finanziamenti adeguati sia ad Arpa Molise che all’Asrem) ma anche con compattezza e unità d’intenti: ne verrà il bene delle comunità.

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