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Reddito di Cittadinanza, ora entrano in gioco i Comuni

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Buone notizie per i molisani beneficiari del Reddito di Cittadinanza e per i Comuni di riferimento che ne hanno fatto richiesta.

Lo scorso 22 ottobre, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ha firmato il Decreto ministeriale, concertato con i Comuni, che definisce l’attivazione dei lavori di pubblica utilità che i beneficiari di Reddito di cittadinanza dovranno effettuare presso il Comune di residenza.

Si tratta di un atto molto importante per la costituzione di un moderno sistema di welfare state che rinsalda il patto tra Stato e cittadino.

In dettaglio, con questo atto i Comuni interessati avranno la possibilità di avviare la progettazione e definire le attività che i beneficiari del Reddito andranno a svolgere.
Il Comune è il titolare dei Progetti Utili alla Comunità e può avvalersi della collaborazione di enti del Terzo Settore o di altri enti pubblici. I PUC possono essere svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, contribuendo alla costruzione di una comunità migliore.

Facciamo qualche esempio? Parliamo di attività di supporto domiciliare alle persone anziane e/o con disabilità, manutenzione giochi per bambini nei parchi e nelle aree attrezzate, supporto nella organizzazione e gestione di giornate per la sensibilizzazione dei temi ambientali, rimozione di tag e graffiti dagli edifici pubblici e dai luoghi di transito o riqualificazione di aree mediante la raccolta di rifiuti abbandonati.

Nel frattempo, mentre saranno impegnati nei progetti utili alla collettività, i percettori del Reddito di Cittadinanza proseguiranno nel loro percorso per reinserirsi nel mondo del lavoro.

Il decreto delinea i confini delle attività che possono essere realizzate: i percettori di Rdc, infatti, non possono svolgere attività in sostituzione di personale dipendente dall’ente pubblico proponente o dall’ente gestore nel caso di esternalizzazione di servizi o dal soggetto del privato sociale; non possono ricoprire ruoli o posizioni nell’organizzazione del soggetto proponente il progetto e non possono sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie e altri istituti, né possono essere utilizzati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro.

Abbiamo sempre detto che il Reddito di Cittadinanza è pensato per i cittadini che si trovano in seria difficoltà e che hanno il diritto di rimettersi in gioco. La firma di questo Decreto lo certifica.

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