Dal Consiglio regionale del Molise arriva una segnale in favore della pace: è stata approvata all’unanimità una mozione che chiede al Governo di sostenere ogni iniziativa per raggiungere il cessate il fuoco immediato e duraturo nei territori palestinesi, oltre che di rafforzare ogni sforzo diplomatico che possa aprire la strada a un processo di pace concreto e sostenibile. Un atto fatto proprio da tutta l’assise e che ha preso corpo dalle proposte iniziali a prima firma del nostro Angelo Primiani.
Le immagini e i racconti che arrivano dalla Palestina ci parlano di morte, di sofferenza, ma anche di carestia. Oltre alle vittime delle bombe, ci sono quelle che soffrono per l’impossibilità di accedere ai beni essenziali per la sopravvivenza. La nostra solidarietà va a tutte le vittime, senza distinzioni.
Siamo fermamente convinti che non sia più possibile assistere passivamente alla spirale di violenza che sta travolgendo quei luoghi. Quello che sta accadendo nella Knesset ci dice molto: Netanyahu sta consegnando il suo popolo e il suo paese a un futuro di instabilità e insicurezza, spinto dalla logica della guerra, ma contro la volontà di una parte significativa della sua stessa gente.
L’Italia faccia la sua parte per fermare lo sterminio
In un contesto come questo, è fondamentale che l’Italia faccia sentire la propria voce e si schieri senza indugi per la cessazione del conflitto, per la protezione dei diritti umani e per il rilancio di un processo di pace. La diplomazia deve tornare al centro dell’azione politica, e il nostro Paese, in prima linea, deve porsi come promotore di iniziative che possano realmente contribuire a fermare il sangue che scorre ogni giorno.
Avremmo voluto vedere anche il voto favorevole sull’altra mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, a prima firma del nostro Andrea Greco, che invitava il presidente della Regione a impegnarsi con decisione nelle Camere contro la corsa al riarmo decisa dai vertici dell’Unione europea, un tema che riteniamo cruciale per garantire la stabilità non solo nel Medio Oriente o in Ucraina, ma a livello globale.
La pace non ammette mezze misure
Due esiti diversi: sulla drammatica situazione di Gaza dal Molise arriva un segnale – anche se simbolico – per la pace. Sul riarmo, invece, continuano a prevalere logiche di schieramento incomprensibili di fronte al rischio concreto di un’escalation pericolosissima per il pianeta.