Il superbonus al 110% è una delle iniziative più apprezzate del governo Conte. Può fornire un’occasione irripetibile di miglioramento sismico ed efficientamento energetico degli edifici, pressoché a costo zero per i cittadini. Accogliendo la nostra proposta, potrebbe essere un ottimo strumento per ammodernare l’edilizia popolare in regione e rendere sicuri gli edifici, in particolare nei comuni ad alto rischio sismico.
Di Valerio Fontana, portavoce M5S in Consiglio regionale del Molise
L’incentivo del “Superbonus 110%” resta un’opportunità unica e irripetibile che consente la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente. Lo è molto più per una regione come il Molise dove l’economia, soprattutto nel comparto edilizio, vive una fase di forte stagnazione.
La misura, voluta dal Governo con il Decreto rilancio (n. 34 del 19 maggio del 2020), consente interventi di efficientamento energetico e miglioramento sismico con la possibilità per il beneficiario di cedere il credito di imposta maturato all’impresa che realizza i lavori o a un istituto di credito.
Si tratta di un’occasione estremamente conveniente che di fatto permette di realizzare importanti interventi edilizi in via pressoché gratuita.
Risparmi sulle bollette e maggiore sicurezza nei paesi ad alta pericolosità sismica
A tal proposito penso alla riqualificazione energetica degli immobili di proprietà dello Iacp (Istituto autonomo case popolari) presenti sul territorio regionale. Lavori quanto mai necessari: i residenti di questi immobili sono notoriamente a basso reddito e, quindi, beneficerebbero in maniera rilevante dei risparmi in bolletta.
Ma non solo, perché, ne sono convinto, l’aspetto più rilevante è quello di garantire la sicurezza e l’incolumità degli inquilini con il miglioramento sismico, soprattutto per gli stabili ricadenti nei comuni dell’entroterra, classificati ad alta pericolosità sismica.
Ulteriori agevolazioni per le case popolari. La mozione M5S per stimolare le strutture regionali
Attualmente gli incentivi previsti che riconoscono le spese sostenute ha termini ben precisi. Infatti per gli edifici dello Iacp beneficiari delle agevolazioni, la scadenza è fissata al 30 giugno 2022, mentre per tutti gli altri al 31 dicembre 2021.
L’iter procedurale per accedervi, soprattutto nell’ipotesi in cui avvenga la cessione del credito d’imposta a soggetti terzi (imprese o istituti bancari), è piuttosto complesso. Richiede infatti un notevole sforzo sia dal punto di vista progettuale che organizzativo.
Per queste ragioni, tramite una mozione, abbiamo sollecitato il presidente della Giunta regionale, Donato Toma, titolare della delega ai rapporti con l’Istituto case popolari, ad attivare repentinamente la procedura del “Superbonus 110”. Non possiamo lasciarci sfuggire l’occasione di migliorare e consolidare il patrimonio edilizio delle case popolari delle province di Campobasso e Isernia.
