MoVimento 5 Stelle Molise

Tagli ai costi della politica: considerazioni a caldo

2

Come già anticipato dal Presidente del Consiglio regionale sono stati calendarizzati i tempi per l’approvazione della legge regionale che recepirà le direttive del DL 174/12 “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali”: lunedì prossimo inizierà l’iter in Prima Commissione e il 22 luglio ci sarà discussione e approvazione in Consiglio regionale.

Nel pomeriggio di ieri abbiamo ricevuto copia della Proposta di Legge che è articolata in tre capi: I) Trattamento economico; II) Disciplina per il finanziamento dei gruppi consiliari e sistema informativo dei dati di finanziamento delle attività dei gruppi politici; III) Ulteriori disposizioni di adeguamento ai principi di coordinamento della finanza pubblica e di contenimento della spesa pubblica.

L’impianto complessivo della legge è molto buono e recepisce adeguatamente quelle che sono le direttive del DL 174/12 e le indicazioni della Conferenza Stato-Regioni: il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ne ha, per ora, analizzato i primi due capi.

In prima analisi, non abbiamo trovato riferimenti precisi sugli importi in merito alle indennità di carica e/o di funzione, che verranno definiti con una delibera dell’Ufficio di Presidenza, cosa che del resto avviene anche nelle altre Regioni. L’unico importo definito è il tetto massimo del rimborso spese, che è di 5.500 €. Nel quale importo è contenuta la parte relativa al rimborso chilometrico ed a quella che era la diaria. Ciò che possiamo notare è che l’importo del rimborso spese, esentasse, è più alto rispetto alle altre regioni: quello che per noi sarebbe opportuno è che i rimborsi relativi a questa voce fossero correlati ad effettive spese sostenute e documentate, e non presentati sotto forma di rimborsi spese forfettari. I tetti massimi del totale delle competenze mensili non potranno superare comunque gli 11.100 € lordi per il Consigliere e i 13.800 € lordi per Presidente del Consiglio regionale e Presidente della Giunta.

Ci sono poi altri aspetti da chiarire: l’indennità di funzione è attualmente riconosciuta ai soli membri dell’Ufficio di Presidenza, agli Assessori e ai Presidenti di Commissione, oltre che a Presidente di Giunta e di Consiglio. Con questa nuova regolamentazione spetterebbe anche ai Capigruppo consiliari ed altre cariche secondarie. In molte Regioni i soli Presidenti di Giunta e Consiglio, nonché gli altri membri della Giunta, percepiscono l’indennità di funzione: così proporremo anche per la nostra Regione.

La legge prevede inoltre che al trattamento economico così definito non possono essere aggiunti ulteriori diarie, indennità o rimborsi: che fine fa quindi il famigerato “fondo di assistenza per le attività istituzionali” –soldi per i portaborse istituito dall’art. 7 della L.R. 7/2002? Nell’articolo 9 della legge “taglia-indennità” vengono elencate le norme abrogate, ma dell’art. 7 non v’è traccia: cosa succederà? Noi proponiamo di abrogarla immediatamente e specificarlo in maniera univoca ed inequivocabile.

C’è poi la questione legata a quella che è la definizione dell’indennità per i Consiglieri sospesi (il caso Iorio per intenderci): l’articolo dedicato recita testualmente “al Consigliere sospeso […] qualora venga definitivamente prosciolto, è riconosciuto un assegno pari all’ammontare della indennità di carica non percepita”. Ai sensi della L.R. 15/94 applicata,  nel caso di specie per analogia legis, il Consigliere sospeso dalla carica dovrebbe attualmente percepire il 50% dell’indennità a lui spettante. Quanto previsto in questo disegno di legge, a nostro avviso, non recepisce affatto la ratio della 174/12, non rispettando alcuna sintonia con l’art. 1 che definisce l’oggetto della legge stessa. Di conseguenza,  il Consiglio regionale si troverà nella condizione di dover restituire l’intera indennità al consigliere sospeso, più gli arretrati, e contemporaneamente erogarne una seconda al suo sostituto in Consiglio. Ci chiediamo quindi quali opportunità possano derivare da un tale disposto, se non quelle cui siamo tristemente abituati.

Infine, per chiudere con una nota positiva: è stato previsto l’istituto della rinuncia ad una quota dell’indennità del Consigliere regionale. Tuttavia, crediamo che questo strumento debba essere strettamente collegato col  testo che abbiamo presentato giorni fa, onde garantirne una reale efficacia.

Capitolo a parte è quello dedicato al finanziamento dei gruppi consiliari ed alle modalità di rendicontazione delle spese sostenute, in un’ottica volta al risparmio, alla trasparenza e alla chiara destinazione di questi fondi. Parlando in cifre, il gruppo del Movimento 5 Stelle, due componenti, con le attuali norme, relative solo alle spese di funzionamento, percepisce circa 70.000 € all’anno: con le nuove direttive arriverebbe ad avere finanziamenti annui di circa 25.000 €! Per gruppi più numerosi il risparmio è ancora più evidente!

Siamo assolutamente certi che le criticità da noi rilevate e che faremo presenti nelle sedi opportune non sono altro che degli equivoci. Confidiamo nella possibilità di poter apportare con senso di propositività le nostre osservazioni.

Condividi

2 commenti

  1. In una regionepiccola come il Molise il rimborso spese o megliola diaria nonche il rimborso chilometrico andrebbero aboiliti neanche pensabile la somma per i portabore. L’altenativa potrebbe seere l’importo massimo per l’indennità di carica comprensivo di tutto, anche perchè sull’indennità di carica si pagano le tasse mentre le altre prebende sono esentasse. Per arrivare a questo non occorre particolare acume, basta una semplice intelligenza pecorina

  2. Salve…Riguardo all’aumento di circa 2700 Euro mensili per consigliere regionale che verra’ approvato con molta probabilita’ nei prossimi giorni,volevo sapere se ci sono delle iniziative concrete in corso da parte del Movimento 5 Stelle Molise per opporsi a tale scellerato provvedimento…sono indignato…Grazie