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Treni fantasma e autobus a peso d’oro: il paradosso dei trasporti in Molise

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Il Molise continua a essere la regione più isolata d’Italia. Un isolamento che si riflette pesantemente nel trasporto pubblico locale, con il servizio ferroviario – affidato a Trenitalia tramite un contratto finanziato interamente con fondi regionali – paralizzato da anni di ritardi ai lavori di elettrificazione, e per questo soppiantato in gran parte dalla necessità di ricorrere ai bus sostitutivi. Una situazione che non rappresenta solo un grave disservizio per i cittadini, ma solleva anche dubbi sull’efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche: a quanto pare, infatti, la Regione e quindi i cittadini molisani stanno pagando gli autobus come se fossero treni, senza un adeguato controllo sui costi e senza alcun beneficio per l’utenza.

di Andrea Greco

Il contratto di servizio tra Regione Molise e Trenitalia ha un valore di circa 20 milioni di euro l’anno. Tuttavia, mentre il costo medio per chilometro di un treno è di circa 18 euro, quello del servizio su gomma varia tra i 2,30 e i 2,50 euro. La sproporzione è evidente, eppure la differenza economica non si traduce in un risparmio per le casse regionali né in un miglioramento del servizio.

Durante l’ultima sessione di Bilancio, ho presentato un emendamento per la revisione del contratto con Trenitalia S.p.A. relativo al servizio ferroviario regionale per il periodo 2024–2033. Il nostro obiettivo era quello di garantire maggiore efficienza, economicità e trasparenza nell’uso dei fondi pubblici, adeguando i corrispettivi riconosciuti a Trenitalia in base alla reale tipologia di servizio erogato.

Le nostre proposte bocciate dalla maggioranza

L’emendamento stabiliva che, qualora il servizio ferroviario venisse sostituito con autobus per più di 90 giorni consecutivi, il corrispettivo riconosciuto dovesse essere ridotto in proporzione al minor costo del servizio su gomma. Una proposta di buonsenso considerato che il presidente del Consiglio regionale, Quintino Pallante, ha confermato la fondatezza delle nostre preoccupazioni. Nonostante ciò, la maggioranza ha scelto di bocciare l’emendamento, ignorando la necessità di rendere il sistema più equo e trasparente.

Avevamo inoltre proposto di introdurre l’obbligo di pubblicare annualmente, nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale della Regione, un report dettagliato dei chilometri percorsi su ferro e su gomma, con l’indicazione dei relativi corrispettivi. Anche questa misura di civiltà è stata respinta.

Non è più accettabile continuare ad assistere a questo sperpero di denaro pubblico mentre i cittadini molisani subiscono quotidianamente disagi, ritardi e carenze nel servizio. Domani riporteremo l’argomento in Aula, determinati a far valere il diritto dei molisani a una mobilità pubblica efficiente, trasparente e all’altezza dei tempi.

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