MoVimento 5 Stelle Molise

Ambiente, per le discariche necessario un progetto integrato

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Sulla discarica di Tufo Colonoco, in provincia di Isernia, il portavoce M5S in Consiglio regionale, Vittorio Nola, aveva già denunciato il problema relativo ai cattivi odori dovuti alla rottura delle porte dell’area di compostaggio

Lunedì scorso il portavoce M5S Vittorio Nola ha partecipato ad un importante tavolo tecnico convocato dal Prefetto di Isernia, Fernando Guida, sui problemi connessi alla discarica di Tufo Colonoco. Presenti anche il governatore Donato Toma, l’assessore regionale Nicola Cavaliere, i sindaci di Forlì del Sannio e Isernia, tecnici e rappresentanti del Comune pentro e i rappresentanti di Carabinieri, Forestale, di Arpa Molise, WWF, Legambiente, Copris e della ditta Smaltimenti Sud.

Nel corso della riunione si è parlato del ciclo dei rifiuti, non solo della provincia di Isernia ma di tutto il Molise. L’Arpa ha confermato il problema relativo ai cattivi odori che la discarica emana ormai da due mesi, a causa della rottura delle porte dell’area di compostaggio, e che il MoVimento 5 Stelle proprio con Vittorio Nola aveva denunciato giorni fa in Consiglio regionale. L’Agenzia ambientale regionale ha prescritto ulteriori lavori alla Smaltimenti Sud che si è impegnata anche ad acquistare nuove tecnologie per fermare le emissioni odorigene già all’interno della stessa area di compostaggio.

Rispondendo a precise domande, il governatore Toma ha escluso che i rifiuti della Provincia di Campobasso potranno essere lavorati presso la discarica di Tufo Colonoco e, in ogni caso, ha espresso la volontà di aggiornare e revisionare il Piano delle discariche. Ciò in vista dell’auspicabile incremento della raccolta differenziata e della richiesta, avanzata da più parti, di rivedere le autorizzazioni a trattare negli impianti molisani rifiuti provenienti da fuori regione, anche non pericolosi.

Il sindaco di Forlì del Sannio ha insistito sulla necessità di rivedere in autotutela l’autorizzazione regionale concessa a Smaltimenti Sud di ampliare l’attuale discarica per ben 28 mila metri quadrati. In questo senso WWF e Legambiente hanno chiesto che Arpa possa svolgere analisi molto più complete, non settoriali, e che riguardino non solo la qualità dell’aria, ma anche quella dell’acqua e quella dei terreni circostanti, i territori del Molise in cui si paventano siti inquinati o richieste di cittadini al fine di tutelare la propria salute.

Il portavoce M5S Vittorio Nola spiega: “Toma ha smentito la possibilità che i rifiuti della provincia di Campobasso siano lavorati a Tufo Colonoco impegnandosi a rivedere le autorizzazioni sul trattamento dei rifiuti provenienti da fuori regione. Sono impegni importanti ai quali dovranno seguire i fatti. Ad ogni modo – prosegue Nola – è arrivato il momento che il Piano Rifiuti, il Piano della Qualità dell’Aria e il Piano Discariche vengano inseriti in un unico disegno strategico coordinato all’interno del quale sia prevista la bonifica di tutte le discariche dismesse presenti in Molise, magari realizzando un apposito progetto unitario da supportare con fondi europei.Insieme agli altri partecipanti abbiamo chiesto di predisporre collaborazioni con le Arpa di Abruzzo e Lazio per garantire da un lato il monitoraggio della discarica di Bocche di Forli, dall’altro le emissioni dei fumi dell’inceneritore Acea di San Vittore perché con il vento di Libeccio i fumi raggiungono la Piana di Venafro. Il Prefetto Guida – conclude Nola – ha assicurato il continuo e costante monitoraggio delle attività connesse al trasporto, alla lavorazione e al trattamento dei rifiuti oltre che alla verifica degli impegni presi. Seguiremo ogni aspetto della politica regionale sul ciclo dei rifiuti rivolgendo particolare attenzione al possibile ampliamento della discarica di Tufo Colonoco perché, a nostro avviso, al momento non se ne capisce la necessità, mentre alla luce delle dichiarazioni del governatore, è più importante definire il Piano Discariche della provincia di Campobasso tenuto conto del prossimo esaurimento della discarica di Montagano. Il Molise non può diventare la pattumiera delle altre regioni d’Italia e riprenderemo e approfondiremo l’argomento in Consiglio regionale.

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