MoVimento 5 Stelle Molise

Bollo auto, approvato il nostro ordine del giorno

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Nei giorni scorsi una copiosa pioggia di accertamenti sui bolli auto relativi agli anni 2008, 2009 e 2010 si è abbattuta sui cittadini molisani. Sono state decine, le segnalazioni giunte al gruppo consiliare del MoVimento 5 stelle in merito a cartelle di accertamento con dei “connotati poco chiari.

Nelle segnalazioni che ci sono giunte,  alcune molto bizzarre, come accertamenti su automobili già demolite o di proprietà di ONLUS e altri soggetti esenti per legge, i cittadini più frequentemente  hanno lamentato:

  1. Lettere di accertamento sono state notificate oltre il termine triennale di prescrizione.
  2. Mancata verifica degli archivi informatici che avrebbe meritato un’attenzione maggiore da parte della struttura tecnica della regione. Pare si sia invece scelto in modo semplicistico una notifica massiva a tutta la platea dei contribuenti caricando su questi ultimi l’onere di provare che gli archivi della Regione, dell’Esattorie o dell’ACI fossero incompleti.
  3. Modalità di interlocuzione vessatorie per l’utente (numeri a pagamento 199….)

Ma cosa è successo negli ultimi mesi?

Con la legge regionale 31 ottobre 2013, n. 16 titolata “Disposizioni sulla gestione delle tasse automobilistiche. Sostituzione dell’articolo 19 della legge regionale 16 febbraio 1972, n. 2 (Istituzione dei tributi propri della Regione Molise)”  la Regione Molise ha inteso “avvalersi, con le modalità previste ai commi 2 e 3, di altro ente pubblico non economico, ed ha stipulato una convenzione per riscossione della tassa automobilistica con l’ACI che a sua volta  ha affidato il servizio di postalizzazione (scansione e raccolta delle relative notifiche) alla RCM Italia s.r.l. con sede in Via Paolo Borsellino 123, Casandrino (NA). 

In aula il nostro portavoce Antonio Federico ha fatto notare che negli atti di accertamento recapitati ai molisani è stato scritto: “Per la tassa automobilistica regionale ancora dovuta oppure versata irregolarmente secondo quanto evidenziato nella tabella A (art. 5 D.P.R. 5 febbraio 1953, n. 39 e s.m.i. e art.5 del D.L. 30 dicembre 1982, n. 953, convertito con L. 28 febbraio 1983, n.53).

Il richiamato Decreto-Legge n. 953/1982, poi convertito con legge n. 53/1983, effettivamente nella sua formulazione originale prevede un termine per la prescrizione del diritto al recupero della tassa automobilistica di cinque anni dal giorno in cui avrebbe dovuto essere effettuato il pagamento, ma attenzione perché il successivo Decreto-Legge 6 gennaio 86, n. 2 convertito con la legge 60/86 (che non viene preso in considerazione dall’amministrazione regionale) recante “disposizioni urgenti per assicurare la continuità della riscossione delle imposte dirette…” all’art. 3 dispone:

All’art. 5 del decreto-legge 30 dicembre 1982, n. 953, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1983, n 53, sono apportate le seguenti modificazioni:
il comma cinquantunesimo è sostituito dal seguente:
“L’azione dell’Amministrazione finanziaria per il recupero delle tasse dovute dal 1° gennaio 1983 per effetto dell’iscrizione di veicoli o autoscafi nei pubblici registri e delle relative penalità si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento. Nello stesso termine si prescrive il diritto del contribuente al rimborso delle tasse indebitamente corrisposte”.

In estrema sintesi quindi il diritto di recupero della tassa di possesso è di tre anni sia per l’attività di accertamento che per quella di riscossione, quindi si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento. (Tutto questo a meno che non sia esplicitamente fatto riferimento ad una precedente notifica ricevuta che, di fatto, interrompe la prescrizione)

Queste considerazioni, insieme ad altre, sono venute alla luce a seguito dei dovuti approfondimenti e di un confronto con l’ufficio legislativo, quindi  nell’odierna seduta consiliare 27/01/2014, il MoVimento 5 stelle ha presentato un ordine del giorno, con cui ha chiesto al presidente Frattura: “Di esercitare un pregnante controllo e a verificare tutto quanto sopra esposto, al fine di evitare che i cittadini molisani non siano ingiustamente vessati.”

Questo ordine del giorno, ha creato non poco imbarazzo alla struttura. Quello che abbiamo ottenuto è sicuramente un piccolo grande successo, ma è solo l’inizio, dato che chiederemo conto al Presidente di quanto era presente nell’ODG e, se le nostre osservazioni risulteranno fondate, allora non potremo fare altro che chiedere ulteriormente al Presidente, ciò che già avevamo chiesto, ovvero di: 

  • Verificare il rispetto dei doveri d’ufficio in merito all’operato dell’Ufficio Tributi della Regione Molise;
  • Compiere tutto quanto in suo potere per sanare quanto fin qui operato dall’ACI e dal direttore del servizio ragioneria generale ed entrate, oltre alla verifica e rinegoziazione degli accordi con l’ACI così come stabiliti nella Delibera di Giunta Regionale 580/2013.

Aspettiamo di vedere i frutti del nostro ordine del giorno, aspettiamo di avere delle risposte concrete, dato che in un momento del genere è impensabile “vessare” i cittadini su questo argomento (considerato anche l’aumento del bollo regionale per pagare un prestito contratto dalla Regione con il MEF), facciamo presente che questo è solo l’inizio e che vogliamo chiarezza in merito a questa vicenda.

“Loro non si arrenderanno mai, ma gli conviene? noi neppure…”

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6 commenti

  1. Premesso che il bollo anno 2010 non è stato pagato, gli accertamenti per annualità prescritte verranno annullati in autotutela o ci conviene fare ricorso. Io credo di comportarmi così, invio P.E.C. per l’annullamento in autotutela e contestualmente invoco la “responsabilità patrimoniale” del Responsabile del procedimento e del Direttore del servizio e mando il tutto, sempre a mezzo P.E.C., per conoscenza alla Procura Generale della Repubblica. Successivamente, se prima dello scadere dei 60 giorni per proporre ricorso, la suddetta procedura non avrà avuto esito positivo, produrrò ricorso Commissione Tributaria. Sono gradite anche altre soluzioni.

  2. non mi ritrovo alcune ricevute bollo di oltre tre anni fa devo pagare o non pagare ?

  3. credo di seguire la strada di Gaetano in quanto ho ricevuto medesimo accertamento per il bollo 2010, e dopo un controllo alle poste ho riscontrato che la raccomandata è stata spedita in data 04/01/2014 e da me ricevuta come si evince da timbro postale il 04 /02/2014 saluti

  4. non pagate !!!!, se nessuno paga che fanno tolgono le tatghe a tutte le auto? io non l’ho pagato mai e non intendo iniziare ora perchè mi hanno mandato una lettera che nemmeno ho ritirato perchè non mi è stata consegnata personalmente e non mi interessa uno stato che minaccia i cittadini è uno stato criminale!