MoVimento 5 Stelle Molise

Peste suina, dopo i nostri appelli la Regione corre ai ripari

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Sull’emergenza cinghiali, sono ormai quattro anni che tentiamo di spronare l’Assessore all’agricoltura per trovare soluzioni concrete. Non solo, ma abbiamo anche suggerito nuovi criteri per aiutare agricoltori danneggiati. Dal canto suo il centrodestra ha fatto spallucce a questo problema, non perdendo mai occasione per beffeggiarci. E ora, dopo tanto tempo prezioso perso e sulla base delle nostre innumerevoli sollecitazioni, la Regione Molise ha finalmente approvato il Piano di gestione della fauna selvatica.

di Vittorio Nola

Che in Italia la proliferazione degli ungulati sia ormai fuori controllo è un dato di fatto. Così come era abbondantemente prevedibile che la Regione Molise avrebbe dovuto pagare, con tanto di interessi, i danni causati agli agricoltori. Anche il ricorso in appello della Regione è stato dichiarato ‘infondato’ e quindi respinto. Alla beffa si aggiunge il danno: non solo non si è provveduto immediatamente a risarcire le aziende danneggiate dai cinghiali, ma si è tentato di aggirare il problema. Il risultato? Spese legali aggiuntive per opporsi alle legittime richieste di risarcimento, più i costi dell’Appello, ma il diritto degli agricoltori resta in piedi.

Da quattro anni chiediamo di risolvere l’emergenza cinghiali

Sono ormai quattro anni che tento, ahimè invano, di spronare l’Assessore al ramo affinché metta attorno a un tavolo Regione, coltivatori e Ispra. Invece, il titolare della delega all’agricoltura, che non nomino per non suscitare le solite, stucchevoli reazioni, ha preferito cercare capri espiatori, il Ministro Patuanelli su tutti, salvo poi correre ai ripari, ad emergenza già scoppiata, con soluzioni tampone e non concertate a dovere.

Dopo i nostri appelli, la Regione ha approvato il Piano di gestione della fauna selvatica

Oggi, finalmente, è stato approvato il Piano di gestione della fauna selvatica, che sollecitavo da tempo. Il Piano punta ad una drastica riduzione degli ungulati, abbattendo l’80% dei capi in cinque anni. Un obiettivo da perseguire già anni fa, mentre si è perso tempo prezioso.

Quando parlavo di peste suina africana, in occasione del calendario venatorio 2021/2022, l’Assessore sembrava quasi seccato. Ora è diventata l’ennesima emergenza nell’emergenza. Quando gli suggerivo di rivedere i criteri per ristorare le aziende agricole danneggiate, provvedendo a liquidare loro quanto dovuto, mi accusava di strumentalizzare il problema, infierendo con attacchi sul piano personale.

Ora gli chiedo: vuole smetterla di nascondersi dietro alibi inutili? Intende, finalmente, risarcire i danni subiti da chi è già in difficoltà per la difficile congiuntura economica che stiamo attraversando, invece di spendere soldi pubblici per inutili azioni legali?

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