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Ristori pesca, un milione di euro ancora bloccati: la Regione si muova!

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Il comparto della pesca sta vivendo da mesi una situazione insostenibile. Prima a causa della pandemia e dei ristori Covid non ancora percepiti, ora per l’emergenza del ‘caro carburante’. Nonostante siano stati già impegnati oltre un milione di euro per la categoria, l’Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, rurale e della pesca ancora non pubblica il bando con cui erogarli. Queste lungaggini non sono più accettabili per centinaia di lavoratori in ginocchio a causa della crisi: quei fondi vanno sbloccati immediatamente per dare sostegno al comparto.

di Patrizia Manzo

Il caro gasolio sta mettendo in ginocchio tutti i settori produttivi del Molise. Tra questi anche la pesca sta vivendo disagi insostenibili, momenti di enorme difficoltà per un settore fermo da giorni. Ma l’emergenza sta soffocando l’intero indotto, dalla ristorazione al turismo. Così, in assenza del pescato locale, genuino e di altissima qualità, va in crisi anche il turismo enogastronomico della costa molisana.

In Consiglio una mozione per sbloccare i ristori Covid alla marineria

È un momento difficile, che dovrebbe vedere una risposta unitaria della politica, alla ricerca di soluzioni reali ed immediate. È con questo spirito che ho voluto presentare una mozione in Consiglio per accelerare l’erogazione dei ristori Covid-19 destinati proprio alla marineria regionale. Trovo infatti incomprensibile ed inaccettabile che, nonostante l’impegno di oltre un milione di euro per i ristori Covid al settore pesca, l’Arsarp (Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, rurale e della pesca) non abbia ancora pubblicato il relativo bando.

Ora, a due mesi dal doveroso stanziamento di risorse, la situazione dell’intero comparto è aggravata dal caro gasolio. A maggior ragione, dunque, non possiamo più attendere le lungaggini di una burocrazia spesso distante dai problemi reali dei cittadini. In Aula, in risposta alla presentazione della mia mozione urgente, il presidente Toma si è impegnato a sollecitare l’Agenzia affinché il bando veda la luce entro una settimana.

Il comparto della pesca è in ginocchio anche per il ‘caro carburante’

La questione è di particolare urgenza, perché il comparto della pesca da mesi vive in una situazione molto precaria, ora resa addirittura insostenibile dall’aumento dei prezzi del carburante. Infatti, dal 7 marzo tutte le marinerie italiane, compresa quella molisana, sono in sciopero per urlare la loro situazione drammatica.

Situazione che va affrontata, inutile girarci intorno, a tutti i livelli istituzionali. Gli interventi regionali non potranno soddisfare appieno i bisogni della marineria. Accogliamo perciò con interesse l’impegno del ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali che ha annunciato un sostegno finanziario alle imprese della pesca viste le difficoltà causate dal Covid e dal caro carburante.

Speriamo che le parole del presidente Toma trovino un concreto riscontro, perché un’ulteriore attesa rischierebbe di diventare un vortice capace di inghiottire la marineria molisana.
Dal canto nostro, manterremo alta l’attenzione e vigileremo affinché si diano risposte al settore.

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