MoVimento 5 Stelle Molise

Lezioni di social network al sindaco di Termoli

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L’amministrazione comunale di Termoli impegna 20mila euro per un corso sull’uso dei social network Facebook e Twitter! La notizia è così clamorosa che arriva in prima pagina sul Fatto Quotidiano, e genera, giustamente, una insurrezione popolare, proprio nei giorni in cui molti sono in difficoltà per pagare la prima rata dell’IMU. La persona che era stata scelta per adempiere a questo ruolo di “docente” rinuncia all’incarico.
Se gli amministratori comunali trovano così complicato l’utilizzo dei social network tanto da dover pagare un consulente, vuol dire che ormai sono diventati obsoleti, quindi, non più adatti ad una società che sul web sta ridando valore alla trasparenza ed alla partecipazione democratica. Non è più accettabile che i soldi pubblici (i nostri soldi, quelli che diamo al comune tramite le tasse, le multe, e quant’altro) vengano utilizzati per futili motivi. In un recente passato abbiamo visto che sono stati spesi 7mila euro per la nuova scrivania del primo cittadino, poi 150mila euro per rifare tutta la sala consiliare ed ora altri 20mila euro, dimenticandoci che fino a pochi anni fa si discuteva su di un ammanco comunale di quasi 2milioni di euro per una cittadina di circa 35mila abitanti.

Noi attivisti termolesi del MoVimento 5 Stelle ci siamo mobilitati per frenare questo sperpero inutile e abbiamo incontrato il sindaco Di Brino per  offrire la nostra consulenza per corsi estivi riguardanti l’uso del web. Nel gruppo ci sono le competenze necessarie e, come sempre è abitudine del MoVimento 5 Stelle, l’impegno civico è prestato come servizio civile  a titolo assolutamente gratuito. Il corso si dovrà svolgere ad Agosto e fuori dall’orario di lavoro, per non intaccare il normale svolgimento della gestione comunale.

Con l’occasione del ricevimento abbiamo portato al sindaco anche la relazione sull’evento “La parola ai cittadini” con le proposte che i cittadini termolesi hanno fatto per migliorare la propria città in un incontro organizzato all’inizio di Giugno. Abbiamo consigliato al sindaco di destinare la somma risparmiata per realizzazione di alcune di queste proposte o meglio ancora per un piccolo esperimento di bilancio partecipato, dove la cittadinanza decida insieme come e dove impegnare questi soldi.

La nostra missione non è fare corsi di facebook, ma restituire al cittadino il ruolo di primo piano che gli compete. Quanto è degradante ed avvilente relegarsi a comparsa nel giorno delle elezioni e poi tornare ad attendere che il “qualcuno” di turno risolva i problemi? La nostra missione è restituire alla parola Democrazia il vero significato, quello alto in cui le parole “popolo” e “governo” non si percepiscano antitetiche. Una dissacrazione a cui assistiamo già da troppo tempo e che si concretizza ogniqualvolta ci limitiamo ad eleggere dei rappresentanti e rinunciamo all’esercizio della decisione collettiva.

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