MoVimento 5 Stelle Molise

Revisione caldaie, accolta la nostra richiesta: arriva la proroga al 31 marzo

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La proroga degli adempimenti per la verifica degli impianti termici è una prima e giusta risposta alle nostre sollecitazioni. Ma è soprattutto un atto di sensibilità nei confronti di tanti molisani ancora preoccupati dai risvolti sanitari ed economici della pandemia.

di Vittorio Nola

Nei giorni scorsi abbiamo segnalato la difficoltà di cittadini e caldaisti di fronte all’esigenza di concludere i controlli sugli impianti di riscaldamento entro il 31 gennaio, come inizialmente stabilito dalla Regione. Difficoltà dovute alla preoccupazione di incontrarsi all’interno delle abitazioni nonostante la crescita dei contagi da Coronavirus. Con l’aggiunta che, in caso di inadempimenti, le multe avrebbero colpito tante famiglie in molti casi già provate proprio dalle conseguenze economiche della pandemia.

Accolta la nostra richiesta di proroga

Abbiamo chiesto quindi alla Regione un intervento immediato. E questo intervento è arrivato ieri, con la determinazione del Direttore del IV Dipartimento regionale che, in pratica, ha prorogato al 31 marzo i termini per consegnare i rapporti di controllo degli impianti termici.

Insomma, ora ci sono due mesi in più per mettersi in regola. Ma da parte nostra c’è l’impegno di spostare ulteriormente le scadenze se il quadro pandemico dovesse suggerirlo.

Non solo: siamo al lavoro per spingere il Governo regionale a mitigare le sanzioni quanto più possibile, applicando le quote minime sia per il recente passato che per i prossimi mesi.

In questo modo prosegue quindi la nostra attività sul tema. Già a gennaio 2020 infatti le nostre proposte erano  approvate in Consiglio regionale. All’epoca impegnammo la Regione ad abbassare le sanzioni, a rateizzarle, e a considerare la possibilità di posticipare la messa in regola delle certificazioni di conformità degli impianti. Questi impegni sono stati disattesi, ma torneremo presto a chiederne conto con spirito di collaborazione.

L’odierna determina che proroga le scadenze al 31 marzo è infatti la prova che incontrarsi sui temi strettamente connessi alle difficoltà dei cittadini è possibile, oltre che necessario.

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