MoVimento 5 Stelle Molise

III Commissione – I Consorzi di bonifica

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Stamattina in commissione c’è stata audizione di Giorgio Manes, Presidente del Consorzio di Bonifica Trigno e Biferno e dell’Unione Regionale delle Bonifiche, in merito alle problematiche relative all’assetto ed utilizzazione del Territorio. Ad accompagnarlo l’ing. Ferruccio Blardi, Direttore Tecnico-Agrario del Consorzio termolese.
I temi toccati dal sig. Manes sono stati davvero tanti, provo ad elencarli:

  1. Contributi e rapporti con la Regione: per quest’anno sono stati stanziati dalla Regione contributi pari a 100.000 € per i tre Consorzi. Le spese di gestione sostenute dai Consorzi ammontano annualmente a 2.500.000 €. Si lamentano però le spese per la manutenzione delle reti idriche (di proprietà della Regione e non di Molise Acque poiché si tratta di rete irrigua) e per i 400 km di strade: dovrebbe spettare ai Consorzi la sola la gestione.
  2. Acqua: il debito che hanno i consorzi (Larino e Termoli) nei confronti di Molise Acque sono pari a circa 2.000.000 di €. Questo indebitamento ha origine con il forte aumento di qualche anno fa delle tariffe. Il Consorzio però non ha però voluto far gravare questo aumento nelle tasche sulle tasche degli agricoltori fino ad ora.
  3. Lago di Occhito: l’accordo di programma prevede che la diga sia gestita dalla Regione Puglia che usufruisce dell’acqua in cambio di interventi infrastrutturali sul territorio molisano. Interventi che però a quanto pare non sono mai stati realizzati.
  4. Diga di Chiauci: questa diga è gestita dal Consorzio di Vasto che però al tavolo di concertazione non ha mai visto una rappresentanza della Regione Molise, ma solo un rappresentante del Consorzio Trigno-Biferno. Questa assenza ha portato ad avere notevoli svantaggi per la nostra regione per quanto riguarda la distribuzione dell’acqua, in netta prevalenza verso l’area di Vasto-San Salvo, privando così di questa risorsa l’area di Montenero di Bisaccia.
  5. Energia: 1.500.000 € all’anno spesi dal solo Consorzio Trigno-Biferno, la maggior parte dei quali per costi sollevamento acque. Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica le centrali elettriche a valle della diga di Liscione, lungo il Biferno, sono gestite da società private che fanno le loro contrattazioni con il GSE e Molise Acque; sarebbe auspicabile poter intervenire per far utilizzare quella energia direttamente dal consorzio con una sorta di scambio sul posto.
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